recensione a cura di Alessandra Di Gregorio.
Titolo: Qualche lontano amore
Autore: Carla De Bernardi
Editore: Ugo Mursia Editore
Data di Pubblicazione: Novembre 2011
ISBN: 8842543705
ISBN-13: 9788842543701
Pagine: 218 .
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Ho preso in mano il libro della De Bernardi finendolo nel giro di poche ore. Volevo lasciarmi uno spazietto per domani ma le pagine sono andate via una tira l’altra. E pur ammettendo che a volte la linearità si perde per fare spazio alla rapsodia dei pensieri e delle cose da dire, da infilare in una frase (pena il soffocamento del ricordo o delle sensazioni intramuscolari), Qualche lontano amore è un romanzo che dice molto ma fremeva di dire anche molto altro.
Non so perché, né comprendo appieno la natura della mia sensazione; forse si tratta solo dell’erronea percezione di me in qualità di lettrice/scrittrice, o forse è ciò che sento con le corde del mio essere donna. Insomma, la sensazione è forte e provo anche un certo compiacimento nell’ipotizzare il lavoro dietro al libro. Idea suffragata soprattutto da un fatto di non poca rilevanza. La scheda biografica dell’Autrice.
Dando una sbirciata (per quanto superficiale) alle sue note, si colgono sin da subito nel tessuto del libro, come trama e collante degli eventi narrati, rimandi coerenti con la sua storia personale. Un indizio probante fra tutti, la scelta del nome della protagonista: Clara, anagramma di Carla. Certo, il parallelismo si potrebbe fare a prescindere, quando si tratta di costatare la paternità di un’opera. Qui, tuttavia, il confronto possiamo farlo con o senza l’uso di licenze d’immaginazione o accostamenti doverosi tra quella che è la biografia interiore di un autore (nel momento in cui ‘crea’ sentimenti e azioni, insomma un mondo cui conferire trasversalità e brillantezza), e quella che è la sua reale formazione o vita di tutti i giorni.
L’uso di questi ‘dati’, chiamiamoli così, rivela (immagino per la prima volta nel caso dell’Autrice) una volontà di affermazione ben precisa. Volontà che tradisce un bisogno – credo fortemente condivisibile – di riepilogazione di fatti, luoghi e volti, insomma del proprio sé vivente. Continua a leggere