Telepatia con i deceduti


Ringrazio Eduardo della pazienza e della simpatia.

recensione a cura di Alessandra Di Gregorio.

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Titolo: Telepatia con i deceduti
Autore: Vitolo Eduardo
Editore: Ibiskos Editrice Risolo
Data di Pubblicazione: 2007
Collana: Minimal
ISBN: 8854603937
ISBN-13: 9788854603936
Pagine: 42

Telepatia con i deceduti è il romanzo di Eduardo Vitolo, inserito nella collana Minimal della Ibiskos Risolo, casa editrice di Empoli. Romanzo estremamente breve, modulato sul racconto di episodi della vita della giovane Anna, una ragazza con doti medianiche che la mettono in comunicazione coi morti, alle prese con un reporter, una misteriosa casa disabitata e un’ombra improvvisamente destata dalla loro presenza nella solitaria abitazione. L’Autore ripercorre così tanto la storia della donna che quella della casa, portando alla luce verità nascoste e ricordi sopiti. Anna in particolare attrae la nostra attenzione. Nel delinearla l’Autore alterna descrizione somatica a stati d’animo e psichici, ma si nota più di un accenno di raffigurazione un po’ troppo stereotipa rispetto al tratteggio profondo e circostanziato che ci si sarebbe aspettati durante il trattamento di una personalità così complessa come quella di Anna. Le sue doti e la sua difficoltà nel viverle ed accettarle dovrebbero essere il punto centrale del discorso – assieme ovviamente al tema cardine dell’incontro con l’anima randagia infestante l’antica villa – ma spesso il narrato presenta ingenuità tanto linguistiche che d’intreccio, e si perde – involontariamente – la tensione necessaria; non si alimenta altresì a sufficienza l’aspettativa del lettore né il giusto grado di mistero e pathos che da un simile racconto ci si aspetterebbe, e presumo ciò avvenga anche per via della forma snella dell’elaborato, che rimanda a certo filone gotico o del mistero, di marca anglosassone sette – ottocentesca, in cui la trama si presenta piuttosto snella e l’approfondimento tanto dei personaggi, che dell’intreccio, non è contemplato sin dal principio. Vitolo però periodicamente apre dei piacevoli sprazzi che rendono il dettato fruibile e conducono per mano il lettore sino ad una conclusione che scatenerà il nostro raccapriccio e ci farà dire che sì, valeva la pena soffermarsi su questa lettura che ci darà, per bocca del Maresciallo dei Carabinieri accorso sul posto, una risposta nient’affatto banale, ad un quesito che assilla da sempre tutti: «è possibile parlare con i morti?».

Adg.

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